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Esiste una terra di mezzo tra il tennis e il padel e si chiama pickleball, uno sport molto popolare negli Stati Uniti, inventato nel 1965 dal membro del Congresso degli Stati Uniti, Joel Pritchard, e dal suo amico Bill Bell.
Lo scopo era quello di intrattenere i bambini annoiati durante una vacanza con delle attrezzature facili da reperire. Oggi negli Usa intrattiene oltre 68 milioni di giocatori, perlopiù appartenenti alla
Generazione Z (i nati tra il 1997 e il 2015).
In Italia i campi da Pickleball sono rari ma in continua diffusione e svariate testate giornalistiche, come la Gazzetta dello Sport, ne parlano già!
Il campo è più piccolo rispetto agli altri sport che si giocano con racchette e pallina; quest’ultima è in plastica e presenta dei fori per evitare di essere vittima del vento.
Questo sport è sbarcato in Italia soltanto nel 2018 quando è stata fondata l’Associazione Italiana Pickleball (AIP) con sede a Tocco da Casauria in provincia di Pescara.
Qui, nel 2017, sono stati costruiti i primi tre campi dedicati al Pickleball, dove si allenano gli atleti della rappresentativa nazionale. L’AIP è t membro ufficiale dell’International Pickleball Federation e, nell’estate del 2018, ha organizzato la seconda edizione della Bainbridge Cup, competizione intercontinentale a squadre collegata alla prima edizione dell’Italian Open International
Championships, evento disputatosi a Montesilvano dal 18 al 22 luglio 2018. Questa coppa del mondo ha messo di fronte Nord America ed Europa e dopo aver vinto anche l’edizione di Madrid dell’anno precedente, il Nord America si è riconfermata vincitrice. Insomma la strada da fare è ancora parecchia, soprattutto per l’Europa, ma chi ben comincia è a metà dell’opera.